SALKANTAY TREK – PERù

17.4.2010

Nella notte siamo arrivati a Cuzco dopo 16 interminabili ore di viaggio in pullman, la guida Lonely Planet come al solito ci ha aiutato a trovare un ostello per la notte, i primi giorni in Perù sono già passati troppo in fretta, qui a Cuzco ci siamo ripromessi di stare 4-5 giorni e se fosse possibile incastrare un trekking fino a Machu Picchu.

Al mattino iniziamo il censimento delle agenzie viaggio, il Trekking dell’Inca Trail scopriamo subito essere troppo caro per le nostre tasche e soprattutto si sarebbe dovuto prenotare almeno un mese prima per poter trovare posto, ma la nostra disorganizzazione non aveva pensato nemmeno a questo.

Le agenzie propongono alcuni trekking alternativi all’Inca Trail, alcuni diretti alla città inca di Machu Picchu altri verso altre città inca meno famose e meno frequentate, ma da quanto possiamo capire parlando con qualche turista non per questo meno belle.

Decisi ad andare a Machu Picchu ci informiamo riguardo il Salkantay Trek, un trekking di 5 giorni che sale fino al colle situato a 4600 m ai piedi del monte Salkantay (6,271 s.l.m.), al quarto giorno è previsto l’arrivo ad Aguas Caliente ai piedi della Montagna di Machu Picchu, l’ultimo giorno è invece totalmente dedicato alla visita del sito.

Dopo qualche giro nei punti informazioni e nelle agenzie veniamo avvicinati da un abitante che ci indica l’insegna della suo tour operator, così decidiamo di seguirlo.

Salite le ripide scale ci troviamo dentro un negozio dove lavorano alcune pettinatrici, in un angolo del salone un tavolino con due sedie e appeso un poster di Machu Picchu, abbiamo trovato l’agenzia che fa per noi!! Dopo aver contrattato un po’ al ribasso, decidiamo che il prezzo va bene!

La spesa sarà di circa 80 euro a testa, compresi tutti i pasti, i trasporti in pullman, gli sherpa, la notte in hotel ad Aguas Caliente, ingresso guidato alla città e trasferta per il ritorno!

L’indomani alle 6.00 del mattino il pullmino ci passerà a prendere assieme al gruppo a cui verremo aggregati, dopo 3 ore di trasferta inizierà ufficialmente il nostro trekking verso Machu Picchu!

18.4.2010

Si parte, il gruppo è vario, due ragazzi svizzeri, alcuni inglesi e qualche americano, chiacchierando scopriamo che quasi tutti hanno pagato molto di più per questo trekking, ma a differenza nostra il bagaglio non è limitato a uno zainetto da 20kg perché per loro ci sono i cavalli a portare tutto.

Conosciamo anche le nostre due guide, Rolando che dopo 6 anni di lavoro in ufficio ha deciso di fare la guida e Ronaldinho, un ragazzo di circa vent’anni che anche lui ha iniziato da poco questo lavoro. Ci offrono subito un po’ di foglie di coca da masticare per alleviare il mal di testa e i problemi legati alla quota.

Il primo giorno passa in fretta, si procede a passo lento per permettere a tutti di stare nel gruppo, raggiunta quota 3000 m raggiungiamo il gruppo degli “sherpa” con i cavalli, che fortunatamente portano anche il nostro pranzo!

Il clima è lo stesso che qui sulle nostre Alpi durante l’estate, ma qui siamo quasi in inverno!

La vegetazione a 3000 m ricorda un po’ le prealpi a 1000 m, a parte qualche pianta tropicale e alcuni colibrì che ogni tanto spuntano dai cespugli pieni di fiori.

Il panorama è comunque stupendo!

Finito pranzo ripartiamo alla volta del primo campo base a Cruz Pata (3300 m s.l.m) che raggiungiamo in un’oretta. Arrivati al campo ci riposiamo e facciamo un po’ di conoscenza con il gruppo!

La guida ci chiama al briefing per il giorno seguente, raggiungeremo il colle del Salkantay a quota 4600m!

Alle 18:00 viene servita la cena e verso le 21:00 tutti a dormire, tanto ormai è buio da un paio d’ore e anche se solo da pochi giorni ci siamo quasi abituati a questi nuovi orari!

 
19.4.2010 
 6 del mattino. La guida ci sveglia. “Buenos dias! Buenos dias! Mate de coca” bussa alle tende e quando gli apriamo ci da una tazza bollente di mate con le foglie ancora in infusione.

 Fra mezz’ora colazione, e di nuovo il mate non manca!

Il tempo non è dei migliori e le nuvole stanno già salendo dal fondo valle e così partiamo in fretta verso il colle.

La tisana miracolosa aiuta molto contro il mal di testa, tutti sono in grande forma, la fatica nella salita si fa comunque sentire mentre il Salkantay ci si mostra davanti in tutta la sua imponenza, davvero spettacolare!

  

La salita è semplice lungo una grossa mulattiera, i cavalli con i cuochi ci seguono lungo il percorso, con il gruppo ormai si parla un po’ di tutto e un po’ in tutte le lingue, c’è chi parla solo inglese chi spagnolo e chi come noi cerca di arrangiarsi mischiando un po’ di tutto, anche con qualche parola in italiano sperando che almeno chi parla spagnolo ci capisca!

 

Il colle viene raggiunto!

Il freddo però ci fa fermare giusto il tempo di una foto e uno snack. La discesa riprende verso il secondo campo base a quota 3500 m, l’effetto del mate bevuto a colazione inizia a passare e infatti durante la discesa il mal di testa inizia a farsi sentire!

Alla pausa pranzo il gruppo è decisamente stanco dalla salita, in realtà l’allenamento manca a tutti, nell’attesa del pasto mi concedo anche un pisolino.

La discesa prosegue poi verso il secondo campo! Per noi sarà l’ultimo giorno con il gruppo, all’agenzia, o meglio, nel negozio di parrucchiere siamo riusciti a convincerli a fare il tour in 4 giorni, così da recuperare un giorno e risparmiare un po’ per il resto del viaggio!

20.4.2010

“Buenos dias! Mate de coca!” Questa volta è Ronaldinho a svegliarci, questi due giorni li passeremo con lui.

La colazione la facciamo in fretta e salutati gli altri partiamo lungo la discesa verso il fondo valle.

Ronaldinho ci mostra alcune sorgenti di acqua termale, nella discesa incontriamo anche un paio di case, perse in queste montagne, ognuna con il suo orto e qualche bambino che gioca fuori, un po’ strano come stile di vita forse per noi, ma nessuno qua sembra ne annoiato ne quanto meno triste!

La camminata prosegue il verso fondo valle dove consumiamo un rapido pranzo, da lì un pulmino ci porterà verso la ferrovia che sale a Machu Picchu!

In seguito alle alluvioni non è più possibile raggiungere direttamente la ferrovia così dopo un’oretta di viaggio il pulmino ci scarica, da qui si prosegue a piedi, anzi visto che il ponte è crollato bisogna prima attraversare il fiume con la teleferica, trainata rigorosamente a mano!

Da vedere non sembra nulla di rassicurante, un po’ come quei teleferini usati nei rifugi per portare a valle l’immondizia o portare gli zaini, solo che sopra ci siamo noi! Si viaggia in due per volta, ci si deve trainare da soli! Sotto di noi una ventina di metri e il fiume…da provare insomma!

 

 

 

Da li, ripresi dall’esperienza del guado ripartiamo lungo la strada per raggiungere la stazione del treno che sale ad Aguas Caliente, ai piedi di Machu Picchu, arrivati al treno, visto che è presto e che per un po’ non partirà nulla, Ronaldinho ci lascia proseguire lungo i binari, ci incontreremo poi su all’hotel!

 

Durante la salita si vede già la montagna di Machu Picchu e alcune rovine, anche se distante è comunque davvero emozionante!

La sera ceniamo con Ronaldinho e ci presenta il gruppo con cui il giorno seguente saliremo alla città Inca, lui ci dice che purtroppo non può venire con noi: visto che ora ha un giorno libero se ne andrà in paese a trovare la ragazza!

  21.4.2010

La salita a Machu Picchu inizia alle 4 del mattino, dopo un’ora di sentiero inizia la scalinata alla città! Una gradinata stretta che si arrampica nel bosco, ogni tanto ci si ferma per riposare perché con il buio non si capisce mai quando finirà! Dopo un’interminabile ora di gradini le ginocchia finalmente esultano alla vista dell’ingresso alle rovine!

La giornata la passeremo tutta dentro la città a visitare: lo spettacolo è indescrivibile!

Visto che con le parole non si riuscirebbe a rendere l’idea e che ormai mi sono dilungato molto, vi allego un paio di foto della città scattate dalla Porta del Sol e dalla vicina montagna di Uaina Picchu che sormonta le rovine! 

Nella notte la ferrovia e un pullman ci portano verso Cuzco e il giorno dopo ci concediamo una rapida visita alla città e agli altri siti perché la sera ci aspetta già il pullman per il Lago Titicaca!

Forse un po’ troppo di corsa come viaggio, ma i giorni e il portafoglio erano contati!

Comunque non ci possiamo lamentare, la laurea ci ha lasciato dei bei ricordi!

 

Saluti da Machu Picchu

Fabio , Luca, Giulio